L’Azienda Agraria Alessandro Mazzuoli si estende nel Comune di Città della Pieve sulle dolci colline che si affacciano sui laghi di Chiusi e Trasimeno ed è costituita da una superficie di circa 50 ettari divisi in due corpi aziendali. Il corpo principale, dove è situato il centro aziendale, è in Voc.
Cibottola, l’altro in Voc. Canale, vicino al centro storico di Città della Pieve.

Alessandro Mazzuoli, dopo aver terminato gli studi presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia, ha continuato l’antica tradizione familiare prendendo in mano la gestione dell’Azienda Agricola di famiglia.

Alessandro ha applicato all’azienda le sue specifiche conoscenze agronomiche impegnandosi, da subito, a rispettare nella propria azienda la “buona pratica agricola” ed i metodi dell’Agricoltura Integrata, successivamente - dalla primavera 2014 - l’intera azienda è stata convertita al BIOLOGIC0 e da allora tutti i terreni aziendali sono coltivati con i metodi dell’Agricoltura Biologica. Dal 2017 l’azienda certifica i propri prodotti con il marchio UE “Biologico”.

Con questa visione della “campagna” si è dedicato "anima e corpo" alla ristrutturazione dell’azienda realizzando nuovi vigneti e nuovi oliveti e adeguando i seminativi aziendali alle moderne tecniche colturali. Particolare attenzione è stata posta anche alle superfici boschive a ridosso degli oliveti e dei vigneti, che rappresentano un importante patrimonio paesaggistico. Questo nell’ottica di una valorizzazione e salvaguardia di alcune specie vegetali un tempo diffuse nella zona ma ormai quasi scomparse.

Nel 2002 Alessandro ha introdotto in azienda la coltivazione dello Zafferano attivandosi anche come promotore e dirigente del Consorzio di Tutela e Promozione de “Il Croco di Pietro Perugino - Zafferano di Città della Pieve”, del quale attualmente è Presidente.
E’ stato anche co-fondatore, nell’anno 2012, dell’Associazione Produttori Zafferano Italiano che opera a livello nazionale.

Nel 2016 è iniziata, a titolo sperimentale, la coltivazione dell’Aglione (circa 500 mq) che è una varietà locale di Allium ampeloprasum var. Holmense (Mill.) Asch. et Graebn. tipica della Val di Chiana, inserita nel registro dei prodotti agroalimentari tradizionali depositato presso il Ministero, coltivata al momento da pochi produttori che stanno cercando di recuperare questa varietà, fino a pochi anni fa quasi in via di estinzione.